La campagna di indagini geognostiche e monitoraggio è stata eseguita al fine di valutare le cause di cedimenti che interessavano il serbatoio idrico di Gravina ubicato sulla sommità di un versante caratterizzato dalla presenza di sabbie e limi sovrapposti a depositi argillosi. Secondo le specifiche della stazione appaltante il piano d’indagine è consistito nella esecuzione di:
- sondaggi diretti a carotaggio continuo fino a 40 m di profondità e prove SPT;
- prelievo di campioni indisturbati per le prove geotecniche di laboratorio e campioni per le analisi di caratterizzazione chimico‐fisica;
- prospezioni sismiche a rifrazione in onde P ed S lunghe 125m, utilizzando n. 24 geofoni spaziati ogni 5m e MASW per determinare le onde di taglio (S);
- georadar di superficie mediante antenne radar da 270Mhz e 400Mhz;
- rilievo topografico di dettaglio mediante GPS in modalità RTK;
- tomografie elettriche utilizzando n.48 elettrodi spaziati ogni 5m;
- prove sismiche down-hole;
- prove di permeabilità del terreno;
- analisi geotecniche di laboratorio;
- monitoraggio inclinometrico per un periodo di 12 mesi in corrispondenza dei sondaggi.
Lo studio ha permesso ricostruire il modello geologico-tecnico ed idrogeologico del sottosuolo permettendo altresì di definire l’andamento delle superfici di scivolamento. È stato inoltre eseguito un monitoraggio mediante installazione di fessurimetri sulle strutture esistenti.